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Seconda sconfitta per una buona Savignanese.

Scandicci fa bottino pieno. Assurda direzione di gara

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22/09/2019

Seconda sconfitta per una buona Savignanese.
Seconda sconfitta consecutiva per i ragazzi di Luca Francesconi che cedono al forte Scandicci a causa di un rigore al ventesimo e un contropiede a fine gara. Partita piuttosto equilibrata malgrado le diverse assenze fra i locali ed in particolare Ambrosini, Semprini (gli unici che hanno giocato il torneo juniores la scorsa stagione) Severi e Mantovani a mezzo servizio ed entrato solo nel secondo tempo. Primi tentativi della Savignanese soprattutto nel centro-sinistra ma al 20° da un calcio di punizione dalla sinistra dello Scandicci, l’arbitro vede un dubbio contatto del pallone con un braccio di Andreoli privo di pressioni avversari e concede il rigore trasformato da Muro.
I gialloblù provano a reagire con Fellini anticipato al momento di calciare solo davanti al portiere e con Di Gilio il cui destro al volo a centro area centra in pieno un difensore. Prima del riposo anche una punizione da zona interessante di Nicolini parata facilmente dal portiere ospite.
Nel secondo tempo supremazia territoriale Savignanese ma poche vere palle gol. Si segnala un tiro da fuori area di Zammarchi respinto dal portiere con Marconi che stampa la ribattuta contro il palo. Ma il guardalinee lo aveva pescato in fuorigioco. Nei minuti finali locali sbilanciati alla ricerca del pari e Scandicci che raddoppia grazie ad una bella iniziativa personale di Benelli che si libera di un paio di avversari e batte per la seconda volta Donini. Vince lo Scandicci senza rubare nulla ma la sensazione in casa Savignanese e’ di aver giocato alla pari degli avversari.
Una nota finale sull’arbitro della sezione di Ravenna. Una direzione di gara sconcertante. Non tanto per le decisioni assunte in campo ma per un atteggiamento presuntuoso dal momento che in occasioni di TUTTI i calci piazzati, sia angoli o punizioni, il direttore di gara ha utilizzato 40/50 secondi per catechizzare gli atleti in campo come dovrebbe fare un insegnante a scuola e non un direttore di una partita di calcio corretta che di fatto, soprattutto nel secondo tempo, si e’ giocato pochissimo per l’egocentrismo dell’arbitro causando un notevole nervosismo a chi era in campo e a chi guardava la partita sulle tribune.
R.D.G.

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