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Giacomini (Spartans): "Dare sempre il massimo"

Intervista esclusiva a Andrea Giacomini, presidente degli Spartans, squadra che si sta rendendo protagonista del girone A di Divisione regionale 2

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23/11/2023

Giacomini (Spartans): "Dare sempre il massimo"

Andrea Giacomini, presidente degli Spartans, gestisce il club assieme all'amico Marco Nardini, il vicepresidente della società. Da quest'anno Andrea ha deciso di non calcare i campi di basket da giocatore e di dedicarsi alla squadra con altre funzioni: quelle di vice allenatore e, ovviamente, di presidente degli Spartans. La squadra pesarese, nonostante alcune importanti assenze, dopo ben 6 giornate é ancora imbattuta candidandosi di fatto alla corsa per la vetta della classifica del girone A del campionato di Divisione Regionale 2 .

 

6 vittorie su 6 partite disputate, l'ultima quella vinta in casa contro la Metauro Basket Academy. Gli Spartans stanno letteralmente sbaragliando la concorrenza delle altre squadre a suon di vittorie. Qual è il segreto del vostro successo?

Non c'è nessun segreto, siamo un buon gruppo con giocatori bravi che sanno fare tante cose e bene. Oltre al fatto che siamo collaudati da diverso tempo e abbiamo lo stesso allenatore da diverse stagioni. Tanti fattori che ci hanno permesso di avere delle buone performance in campo.

Il nostro unico problema che abbiamo riscontrato in questi anni è più che altro mentale e riguarda l'approccio alle partite, un punto debole che nella scorsa stagione ci è costato caro. Quest'anno abbiamo lavorato tantissimo su questo aspetto e devo ammettere che ora l'approccio è cambiato ed è quello giusto. Paradossalmente le tante defezioni di inizio campionato ci hanno aiutato (e costretto) a trovare una mentalità positiva. Capisci che quando ti trovi i due playmaker fuori servizio, rottura del crociato per Fabio Giacomini e piccolo intervento alla mano per Nicola Ceccarelli, e altre assenze di giocatori importanti, come Paolini e Andreani, ci siamo dovuti riadattare completamente. Da un lato abbiamo sofferto e non ci ha fatto piacere avere un roster dimezzato, ma da un altro punto di vista, questa situazione di emergenza non ci ha concesso di sottovalutare nessuna squadra, soprattutto quegli avversari che non conoscevamo. Nonostante alcune performance non proprio eccellenti - ammissibile in un contesto di inizio stagione - abbiamo sempre centrato l'obiettivo della vittoria. Pertanto sappiamo che c'è molto da lavorare, anche in vista delle partite con quelle squadre che si contenderanno il vertice del campionato, spero, anche con gli Spartans.

 

Considerato questo bellissimo inizio di campionato, avete alzato l'asticella sui vostri obiettivi stagionali?

Partiamo da quello che siamo, un gruppo di amici e di ragazzi che condividono la passione per il basket, quindi per noi l'obiettivo stagionale è quello di divertirsi e di fare quello che più ci piace: giocare a pallacanestro.

Comunque a inizio stagione ci siamo promessi con l'allenatore che l'obiettivo era quello di arrivare fino alla fine con la consapevolezza di aver dato il massimo. L' amaro in bocca che ci è rimasto dalla scorsa stagione è dovuto al fatto che non abbiamo raggiunto certi traguardi che avremmo potuto varcare se non avessimo sottovaluto certe situazioni. Pertanto, ripeto,  vogliamo arrivare alla fine della stagione ottenendo qualsiasi tipo di risultato, però , con la sensazione e la coscienza di avere dato il massimo senza alcun rimorso.

 

Facciamo un passo indietro. Qual è la storia del vostro club di basket? Come è nato e quale è stata la sua evoluzione nel corso degli anni?

Gli Spartans nascono dalla grande amicizia tra me e Marco Nardini e dalla passione condivisa per la pallacanestro. Questo gruppo si crea ai tempi della Spaturno, per poi approdare alla Lupo e, infine, fare il grande salto fondando una società nostra dando vita agli Spartans nell'estate del 2019. Le prime due stagioni sono state interrotte dalla pandemia. La stagione 2021/22 è stato il nostro battesimo del fuoco dove abbiamo dovuto affrontare la nostra prima vera stagione sportiva che è stata ricca di difficoltà dovute al rispetto delle normative anti-Covid. Tuttavia l'epilogo di stagione è terminato con un'ottima finale di playoff, purtroppo, persa che comunque ci ha dato tanta motivazione e carica per proseguire con più  stimoli la nostra esperienza sportiva. Anno scorso siamo usciti in semifinale di playoff contro l'Urbania che, poi, si è rivelata la squadra vincitrice del campionato.

 

Alla “famiglia” Spartans, intesa come la somma di allenatore, atleti, dirigenti e sostenitori, che cosa chiedi per il futuro che verrà?

Io e Marco abbiamo sempre lavorato duramente al progetto Spartans con il fine di creare un gruppo coeso che condivide la voglia di stare insieme e divertirsi giocando a basket. Allo stesso tempo, l'idea è stata sempre quella di affrontare il campionato con la massima serietà possibile per ottenere risultati tangibili perché quando ci sono i risultati le persone stanno bene e si divertono, quindi l'intenzione rimane quella di mantenere questo "imprinting" anche per gli anni a venire.

Sono sicuro che il futuro degli Spartans sarà roseo e, magari, un giorno ci regalerà la vittoria di questo campionato a cui siamo andati tanto vicini ma che non abbiamo mai raggiunto.

 

 

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