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Basket, l'altezza non è una capacita' fisica

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12/06/2023

Solo per dire che il sistema (Difesa + Attacco) che vogliamo usare deve essere sorprendente nella sua realizzazione, ma lo ripetiamo, utilizzando tutti i "principi di gioco" con i rispettivi fondamentali, senza tralasciarne nemmeno uno. Niente ruoli, tutti playmaker.

Come avrete compreso, vogliamo abbandonare il concetto dei "Ruoli" e delle "Specializzazioni" precoci, dell'uso del metodo analitico per l'insegnamento del gioco 5c5. Il motivo? È "roba" contro Natura. Lo so, stiamo andando controcorrente e siamo "fuori di testa", secondo il normale modo di pensare basket. Se però è la strada per avere una identità, noi la apprezziamo.

Le sorprese vincenti, l'imprevedibilità, stanno sempre nell'efficacia della loro realizzazione. Diamo un grande valore al fare "diverso" dagli altri, senza copiare nessuno, per sviluppare una identità nostra, ma anche senza inventare nulla. Tutto è già stato fatto precedentemente.

L'utilizzazione dell'altezza, per esempio, ma non solo vicino a canestro. Facendola partire da lontano dallo stesso. Il motivo? Vogliamo esplorare modalità interessanti ed inedite.

Allo scopo, vogliamo realizzare "Potenti contro Veloci" per portare avanti abitudini non specialistiche, ma utilizzate da tutti i giocatori, senza pensare ai ruoli. Alla fine, tutti potranno giocare Playmaker, si può fare. È quello che abbiamo già fatto da anni, non è teoria.

Per realizzarlo dobbiamo concentrarci ad organizzare i "potenti" in modo che siano autonomi nella risoluzione di tutte le problematiche che manifestano le situazioni, perché il basket è uno sport di situazioni. Prima in difesa, poi in attacco. Non ci sono specialisti e vanno affrontate, le situazioni, sempre "insieme", ovvero con la presenza di tutti nel "cuore" della situazione.

Sostituiamo la specializzazione individuale utilizzando la "squadra" che deve sopperire alla specializzazione del playmaker, il "Superman" della squadra. È esagerato consideralo insostituibile per raggiungere la vittoria. Per noi è quel giocatore abituato a giocare nella linea mediana perpendicolare, quella che unisce i due canestri.

Va da sé che ci sono sempre tre playmaker pronti ad assumersi le responsabilità del caso perché le occupazioni degli spazi tutto campo e metà campo è sempre 131. Dopo l'ammasso iniziale che è una modalità di sfruttamento dello spazio che ricorda la "psicomotricità di squadra" insegnata nella scuola primaria per sviluppare il movimento "socializzante".

Tutti possono essere playmaker, subito, nel momento della rimessa, il momento più facile per il passaggio perché l'organizzazione è vincente. Giocare 5c5 Potenti contro Veloci iniziando proprio dalla "rimessa" dal fondo contro il pressing. I giocatori realizzano la situazione secondo i principi di gioco, partendo dalla occupazione degli spazi, in modo diverso dal solito, usando "l'ammasso".

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