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C.M.P. Global Basket Bologna - Centro MB Ozzano 79 – 66

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30/01/2024

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C.M.P. Global Basket Bologna - Centro MB Ozzano  79 – 66

(19-27; 36-41; 60-54)

CMP Global: Resca 7, Poli ne, Domenichelli 2, Fin 17, Lelli, Pederzini 4, Sorrentino 26, Ben Salem 4, Garuti 2, Beretta 17, Vitale. All. Tasini.

Ozzano: Scapinelli 2, Margelli 13, Guarino 2, Landi 6, Mengozzi, Kissima 1, Nanni ne, Manzoni ne, Bonfiglio 3, Pavlovic 6, Gogishvili 13, Odah 11. All. Moretti.

Sorrentino fa “l’americano” nel terzo quarto e trascina la CMP Global ad un complicato successo contro una CMO che, dopo una prima frazione di grande qualità offensiva, è pian piano calata nel corso dei successivi trenta minuti. La giovane formazione ospite ha fatto vedere ottime qualità, ma quando c’era da stringere, ha dimostrato che manca di esperienza, nonostante la presenza in roster di due vecchi leoni come Bonfiglio e Guarino. La CMP, a caccia di un esterno per sostituire l’infortunato Ranocchi, ha trovato punti anche dalla coppia Fin-Beretta, ma tutti, dal 10′ in poi, hanno dato qualcosa sul piano difensivo.

La cronaca: dopo le prime schermaglie, era Pavlovic, insieme a Odah, a dare un paio di possessi di vantaggio agli ozzanesi (10-16 al 7′). I due allenatori non disdegnavano la zona (Moretti la userà per buona parte della sfida), ma gli ospiti era una macchina perfetta e chiudevano, con merito, il primo periodo sul +8 (19-27). Massimo vantaggio esterno all’11’ sul 21-32 (canestro di Margelli), poi, ecco che il CMP iniziava a stringere i bulloni in difesa, mentre in attacco andava a sprazzi, con qualche fiammata dalla lunga distanza del solito Fin e di Resca, con Beretta che rispondeva presente, ma soffriva l’atletismo dei lunghi avversari. Ripresa ed iniziava il Sorrentino-show (18 punti in dieci minuti): subito pareggio a quota 41, poi, dopo il sorpasso firmato Pederzini sul 47-46, segnava tre triple che giravano completamente l’inerzia del match (60-54 al 30′). Negli ultimi dieci minuti la CMP controllava la sfida, anche perché ogni qual volta Ozzano dava l’impressione di poter rientrare, i padroni di casa colpivano da lontano, con Fin, o da vicino, con Beretta. Eccessivo il +13 della sirena, ma mentalmente, la CMO ha palesato i suoi limiti legati all’età media della squadra.

 

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