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Basket | Regionali | Div. Reg. 1 Emilia-Romagna

Cesena Basket 2005 – Basket Russi 69-77

(8-18, 28-42, 49-62)

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31/01/2024

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Cesena Basket 2005 - Basket Russi  69-77 (8-18, 28-42, 49-62)

Cesena Basket 2005: Santoro 17, Piazza 17, Domeniconi 2, Nocerino 4, Ricci 2, Pezzi Oscar 17, Sanzani 3, Orioli 2, Pezzi 2, Capucci, Balestri 3. All. Vandelli.

Basket Russi: Cervellara, Scaccabarozzi 7, Catenelli 5, Basaglia 12, Bergantini 12, Vespignani, Bassi 6, Puntolini, Totaro 7, Morigi 4, Licchetta 20, Vistoli 4. All. Senni.

Arbitri: Carpanelli di Bologna e Motta di Faenza.

Serataccia da dimenticare al Palaippo nella sfida con Russi, ultima della classe, solo 2 settiamane fa match da 1 fisso in schedina senza esitazioni, che diventa un vero e propio calvario dopo le recentissime vicende che ci privano in un colpo solo delle nostre migliori teste pensanti e realizzative (Rossi e Panzavolta) e ci consegnano un Balestri a mezzo servizio dopo lo stop di 15 giorni per infotunio. Se la fortuna è cieca la sfiga ci vede benissimo, così a tutto questo si aggiunge un arbitraggio indisponente e ingiudicabile (per quanto ininfluente sul risultato) che fa arrabbiare sconfitti (pure quando ti trovi a - 20) e vincitori (pure quando ti trovi a +20) e un'altro infortunio (quasi allo scadere del match) al povero Jacopo Santoro il cui ginocchio sinistro esce malconcio da una "fasolada" con ruzzolo carpiato da valutare nelle prossime ore.

Bei momenti quando si vinceva anche da - 21 in frasferta e dal Palaippo anche le più toste uscivano con le ossa rotte... vedremo.

Primo quarto

Le 9 vittorie consecutive che ci hanno messo in vetrina negli ultimi mesi diventano subito un ricordo sbiadito e Russi capisce immediatamente che può fare il colpaccio. Prende in mano le redini del match, trovando fluidità e precisione in attacco mentre a noi non riesce nulla di buono, con errori anche banali e palle perse a profusione. La tripla di Licchetta (MVP indiscusso del match) spinge Russi a +11 e subito gli risponde Oscar Pezzi, ma due liberi di Totaro timbrano il 18 a 8 esterno con cui si chiude la frazione. Le nostre percentuali sono un libro aperto (1 su 8 da 2, 3 su 11 da 3, 0 su 4 ai liberi) ma ancora più evidente è la mancanza di personalità e una specie di ansia latente che attanaglia la squadra, inceppata come un motore fermo da decenni.

Secondo quarto

Russi allunga subito e vola a +16 (24 a 8), poi arrivano i nostri primi segnali di vita che però non scalfiscono la fiducia dei ravennati, sempre pronti e attenti sul pezzo.

Il vantaggio tocca i 17 punti poco prima di ridursi a 10 (piccola fiammata di Piazza e Oscar), poi riprende quota e si va all'intervallo lungo sempre ad inseguire da lontano sul 28 a 42.

Terzo quarto

Coach Vandelli cerca in tutti i modi il modo per cambiare l'inerzia del match chiedendo attenzione, orgoglio e più "tigna" ai ragazzi, ma l'impressione è che manchino proprio le risorse fisiche e mentali per salire di tono ed entrare nel match con quella autorità che invece è proprio svanita nel nulla lasciando spazio a paure e titubanze preoccupanti. La sola buona volontà e l'impegno non bastano e i risultati sono poco più che modesti con tanti errori (troppi) spesso banali e anche una prestazione ai liberi colpevolmente insufficiente (15 su 26).

Nella seconda metà del quarto torniamo un po' più vicini (tripla di Piazza per il 42 a 53), ma Russi non si scompone più di tanto e con Licchetta e Catenelli ridà maggiore sostanza al suo vantaggio che al gong della terza frazione sembra comunque rassicurante: 62 a 49.

Ultimo quarto

Licchetta imperversa in attacco e spinge Russi ancora più lontano, mentre il nostro baby Nocerino trova due pregevoli incursioni dentro l'area mettendo a referto 4 puti in fila. A poco più di 3 minuti dal gong siamo a -18 (59 a 77), e improvvisamente succede quello che, pur tardivamente, tutti chiedevano; una reazione e un atteggiamente coraggioso e aggressivo. La difesa aggredisce su ogni pallone, raccattati anche dalla spazzatura arrivano palloni d'oro da trasformare in canestri e coach Senni brucia due time out in sequenza  preoccupato per l'improvviso black out dei suoi. Russi non segna più ma il suo vantaggio è troppo ampio per pensare ad un ribaltone e approfitta anche di alcuni nostri inevitabili errori dovuti alla fretta di cercare un recupero disperato. Santoro, Ivan Pezzi, Domeniconi e ancora Santoro (tripla) firmano un parziale di 9 a 0 che timbra il -10 (67 a 77), poi nei concitati secondi finali c'è il brutto infortunio al ginocchio di Santoro (accertamenti veloci in programma per scongiurare problemi seri) a chiudere una serata solo da dimenticare.

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