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Halley Thunder Matelica, prima positiva esperienza alla - Final Eight - di Coppa Italia di A2

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10/03/2024

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Halley Thunder Matelica, prima positiva esperienza   alla -  Final Eight - di Coppa Italia di A2

La Halley Thunder Matelica ha scritto un altro positivo capitolo nella propria storia cestistica. La partecipazione alla "Final Eight" di Coppa Italia di serie A2 femminile - svoltasi nel fine settimana scorso, 8-10 marzo, a Roseto degli Abruzzi - già di per sé era un evento; aver superato il primo turno (battendo ai "quarti di finale" la favorita San Giovanni Valdarno per 58-63 al termine di una rimonta straordinaria) una enorme soddisfazione; aver sognato per una notte addirittura di volare in finale, qualcosa di incredibile... 

La corsa del team di coach Domenico Sorgentone si è fermata sabato in semifinale, al cospetto di una Apu Udine che si è nettamente imposta 59-84 dimostrandosi superiore. Matelica è riuscita ad opporre resistenza alle friulane per non più di un tempo e mezzo, dopodiché ha fatto la differenza la stanchezza delle biancoblù per lo sforzo profuso il giorno prima, unita alla fisicità e bravura delle avversarie che già ai "quarti" avevano fatto un sol boccone della Logiman Broni (87-65). Udine che, dopo aver eliminato la Halley Thunder in semifinale, ha poi vinto la Coppa Italia battendo in finale il Derthona per 95-98 dopo ben tre tempi supplementari al termine di una partita splendida. Questo lascia intendere la forza della squadra friulana. 

Matelica è tornata a casa con il sorriso sulle labbra: le immagini di giubilo per la vittoria ai "quarti" su San Giovanni Valdarno resteranno indelebili nella memoria della squadra, della dirigenza e dei sostenitori al seguito.

Ripercorriamo, ora, le due partite.

Così ai "quarti di finale"

La Halley Thunder Matelica affronta il match ben determinata, benché il pronostico la veda sulla carta sfavorita rispetto a San Giovanni Valdarno (in campionato seconda in classifica nel girone A). Ad entrambe le squadre manca una pedina importante: Matelica deve ovviamente rinunciare alla convalescente "Pepo" Gonzalez, San Giovanni Valdarno alla "lunga" Meriem Nasraoui. La Halley Thunder, però, ha anche l'incognita Benedetta Gramaccioni, che infatti non parte in quintetto, essendo da due settimane alle prese con un infortunio a un piede. L'inizio è favorevole alle toscane che volano sul 9-0 dopo quattro minuti e mezzo. Il time-out di coach Sorgentone è provvidenziale, perché Matelica risponde con un contro parziale di 0-8 in un minuto e mezzo (9-8 al 6' con due triple di fila dell'ispirata Alessia Cabrini, che terminerà la gara anche con 10 assist serviti alle compagne). Da questo momento in poi la partita si accende ed è avvincente. La Halley Thunder prende confidenza e va a +5 all'inizio del secondo quarto ancora con la firma di Cabrini (15-20 all'11'). Risponde San Giovanni Valdarno con la coriacea Marta Rossini che dalla lunga distanza consegna il +8 alle toscane (31-23 al 16'). Recupero e contro sorpasso matelicese sulla tripla di Benedetta Dell'Orto (31-33 a 16" dal riposo lungo). La terza frazione è tutta punto a punto: San Giovanni Valdarno ricorre a piene mani alla "zona", si segna col contagocce (12-13 per Matelica il punteggio in questo singolo parziale). Gli ultimi dieci minuti ripartono dal 46-46 del tabellone del PalaMaggetti. I guizzi di Erica Reggiani conducono San Giovanni Valdarno al massimo vantaggio di +10 (58-48 al 34'), mentre Matelica perde la mira contro la massiccia "zona" toscana. Sembra finita, ma non per la Halley Thunder. Con una grande dimostrazione di squadra, Matelica si compatta, coach Sorgentone mischia le carte, la difesa abbassa la saracinesca, mentre in attacco una "stoica" Benedetta Gramaccioni trova la via per scardinare finalmente la difesa avversaria con preziosi punti personali, innescando i canestri di Gloria Offor (per lei anche 10 rimbalzi) e ancora di Cabrini. La rimonta è clamorosa: 0-15 di parziale negli ultimi sei minuti di partita, con Benedetta Dell'Orto che sigilla il successo dalla lunetta per il 58-63 conclusivo. La gioia del clan marchigiano è incontenibile dopo la sirena finale.

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