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Il Victoria cresce: ambizioni e progetti

Semprini: 'Il problema sono i campi'

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25/01/2024

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Dario Semprini, responsabile del settore giovanile del Victoria. Facciamo un bilancio dopo pochi mesi di attività sia dei gruppi del Settore Giovanile Scolastico sia delle squadre dell'Attività Agonistica.

“Parto da una considerazione. Il Victoria ha aumentato nel tempo l'appeal sul quadrante di Rimini Nord: sono 350 i tesserati che provengono da San Giuliano Mare e Viserba e siamo al punto che se non ci saranno uscite non potremo accettare nuove iscrizioni nella prossima stagione per cui ci sarà una sorta di selezione di fatto e la cosa ci lascia molto dispiaciuti. Non ci sono più spazi pur con la fruibilità del campo 2 di San Giuliano. Solo un numero per capire meglio: abbiamo 45 bambini della classe 2013, per fare un buon lavoro ci vorrebbe un campo intero ma nelle ore di allenamento questi bambini devono convivere con altri. Purtroppo il problema dei campi riguarda tutte le società del territorio. Insieme ci stiamo confrontando per trovare dei rimedi di sistema”.

 

Le devono trovare le istituzioni...

“La nostra è una attività sociale, grazie al calcio tanti ragazzi vengono sottratti alla strada. Cerchiamo di far vivere loro delle esperienze, di farli crescere in un ambiente sano, con delle regole. Non chiediamo spazi per il nostro ego e per altro, ma per il bene della comunità tutta e del territorio su cui grava la società sportiva. Durante la pausa natalizia per preservare i campi le squadre giovanili del Victoria si sono allenate in spiaggia e al parco Marecchia. E poi c'è un altro aspetto da considerare: rischiamo di perdere dei talenti”.

 

Vediamo i risultati delle squadre del Victoria. Siete soddisfatti?

“La premesse è che abbiamo alzato il livello tecnico fin dalla fascia del settore Giovanile Scolastico (Under 9-Under 13) con istruttori di valore che abbiamo affiancato ai nostri valenti tecnici riconfermati. In totale sono una ventina. C'è soddisfazione da parte dei ragazzini e delle loro famiglie perchè i nostri allenatori oltre a curare l'aspetto tecnico sono sensibili a tutte le esigenze: ci sta a cuore la crescita umana e caratteriale. E' un servizio apprezzato e questo è molto gratificante”.

 

Le formazioni dell'Agonistica sono tre: Under 14, Under 15 e Under 16.

“Siamo contenti del loro percorso. La Under 16 ha 22 punti in classifica ed è al quarto posto in compagnia di altre squadre. La Under 15 è stata formata in extremis, con numeri risicati, eppure ci sta piacevolmente sorprendendo grazie all'abnegazione dei mister e degli stessi ragazzi e si sta togliendo delle belle soddisfazioni. Da ultimo la Under 14: è seconda in classifica a -5 dal Riccione con cui ha perso lo scontro diretto ed è a +7 sulla terza. E' una formazione con buoni prospetti. Cerchiamo di fare in modo che la crescita tecnica sia collettiva e dove il processo è più difficile abbiamo iscritto con enormi sforzi organizzativi due formazioni di Under 14-16 al campionato di Csi di Rimini e un'altra di Under 19 al campionato CSI di Cesena: affrontiamo entrambi con serietà e dedizione. Due mondi che non sono separati: chi gioca nel Csi non è detto che non possa essere 'promosso'.”

 

La squadra di Prima ha in rosa un gruppo di giovani giocatori cresciuti nel settore giovanile. Come si stanno comportando?

“Dopo un approccio difficile legato al passaggio dalla Seconda alla Prima, stanno venendo fuori ritagliandosi sempre più spazio. Contiamo di raggiungere al più presto la salvezza in modo da poter dare spazio a qualche Juniores. La Juniores è il serbatoio a cui deve attingere la prima squadra”.

 

Avete iniziative in cantiere?

“Stiamo valutando di iscrivere una squadra al campionato di Terza categoria formata da coloro che non sono più in età per la Under 19 oppure che non rientrano nei piani della prima squadra. Il problema è che essendo una seconda squadra sarebbe fuori classifica e verrebbero a mancare degli stimoli ai giocatori. Non capisco la ratio. E poi si toglie la possibilità di dirottare eventualmente dei nostri giocatori in crescita e meritevoli di attenzione in prima squadra durante la stagione, fuori dalle finestre di mercato. L'unico paletto potrebbe essere quello di non inserire nella stessa categoria due formazioni dello stesso club”.

 

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