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Italservice Pesaro-Halley Matelica 88-66 (serie 2-0)

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23/05/2024

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Italservice Pesaro-Halley Matelica 88-66 (serie 2-0)

Sarebbe servito più di un miracolo per sbancare il PalaMegabox senza Mariani, Mentonelli e Sacchi. E non è riuscito alla Halley Matelica, che saluta mestamente una stagione di altissimo livello perdendo anche gara 2 di semifinale sul campo della Italservice Pesaro. Troppo ridotta ai minimi termini la Vigor per poter impensierire davvero la corazzata gialloblu, che ha controllato la partita sin dall'inizio, sbandando soltanto nel secondo quarto prima di scappare via e non voltarsi più indietro.

Con il reparto esterni spolpato dagli infortuni, coach Trullo lancia Carone in quintetto al fianco di Riccio e Mazzotti, ma è il Loreto a scattare forte dai blocchi di partenza, salendo rapidamente oltre la doppia cifra di vantaggio con il solito Casoni a menare le danze (20-8 al 7'). La difesa biancorossa non riesce ad arginare lo strapotere pesarese e l'attacco è aggrappato alle creazioni di uno scatenato Riccio (17 punti tutti nel primo quarto). Nel secondo quarto, però, quando i padroni di casa passano a zona, la Halley ha un improvviso sussulto: dopo aver toccato il -15 (27-12 al 12'), le bombe della guardia avellinese, di Morgillo e di Carone alimentano un parziale di 0-11 che mette di prepotenza la Halley in partita (27-23 al 15'). Ma è solo una sbandata per la Italservice: pian piano i padroni di casa tornano al lavoro e punto su punto ricostruiscono il +15 con il quale si torna negli spogliatoi per l'intervallo lungo (54-39).

Al rientro in campo non c'è di fatto più partita. Con anche Riccio dolorante, l'attacco vigorino si impantana mentre sull'altra sponda è Maruca ad affondare il colpo. Nonostante tutto, il Loreto non chiude i conti, ma quando Lovisotto scaglia la tripla sulla sirena di fine quarto con l'aiuto della tabella (72-52) anche mentalmente per la Halley è game over. Gli ultimi 10' sono una lunga agonia che servono solo a fissare il punteggio finale: l'88-66 è la fotografia del divario tra questo Loreto e questa Vigor, ma certamente non rende giustizia alla stagione matelicese, che si chiude tra lacrime e tanti rimpianti.

Così coach Trullo a fine partita: «Prima di tutto faccio i complimenti alla Italservice per la qualificazione alla finale. Ma per noi oggi era davvero difficile con le gravi problematiche che dovevamo affrontare. Siamo riusciti a rientrare nel secondo quarto, riaprendo un po' la partita, ma poi abbiamo fatto fatica, senza nessun playmaker visto che li abbiamo persi entrambi per problemi al ginocchio. Al di là dell'analisi della partita, sulla quale c'è poco da dire, mi preme ringraziare la squadra per l'ottimo campionato disputato fino alla settimana scorsa. Siamo arrivati primi nella prima fase, siamo ripartiti da quinti nella seconda e abbiamo finito di nuovo primi, abbiamo vinto partite importanti e lottato sempre, in ogni circostanza. Il secondo ringraziamento va ai tifosi di Matelica, che ci hanno seguito per tutto l'anno, hanno sofferto con noi e ci hanno sostenuto sempre: sono grato per il loro incitamento. Ultima ma non certo per importanza la società, che non ci ha fatto mancare nulla. Posso solo dire che quando il diavolo ci mette lo zampino, purtroppo lo si può solo accettare. Nello sport purtroppo a volte capitano anche cose che non potresti mai immaginarti, ma il responso ultimo lo dà sempre il campo e il campo ha detto che dobbiamo fermarci in semifinale. È iniziato tutto da febbraio con l'infortunio di Sacchi, che doveva essere il nostro play di scorta, dopo due giorni dall'arrivo a Matelica. È proseguita con i problemi muscolari di Morgillo, che almeno siamo riusciti a recuperare, ed è finita con le batoste di Mentonelli e Mariani. Tre infortuni traumatici, e su questi non ci puoi fare nulla, e tutti nel reparto esterni. Se almeno si fossero distribuiti diversamente magari si poteva fare qualcos'altro, ma è andata così. Dobbiamo accettarlo, sperando di essere più fortunati l'anno prossimo».

 

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