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Una nuova ondata biancorossa in partenza: l'Unieuro fa visita a Jesi

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25/03/2017

Una nuova ondata biancorossa in partenza: l'Unieuro fa visita a Jesi

A distanza di quindici giorni dal ‘sacco’ di Ancona l’Unieuro fa il proprio ritorno in terra marchigiana, ‘accompagnata’ da un consistente seguito di tifosi per quella che si preannuncia una nuova invasione biancorossa. Dopo lunghi ed interminabili mesi di passione, del resto, nelle ultime settimane la compagine forlivese sta attraversando un momento piuttosto ‘felice’, una serie di risultati positivi che ha permesso a Ferri e compagni di rialzare la testa in classifica e, perchè no, gettare magari uno sguardo anche alle squadre davanti in classifica. Ma, badate bene, l’eccezionale ‘filotto’ di tre vittorie consecutive non è certamente casuale, anzi, tutt’altro. Le recenti prestazioni energiche e grintose sono infatti frutto di un minuzioso ed attento lavoro settimanale, che sta finalmente trovando i giusti meccanismi tra tutte le componenti del gruppo tanto sul piano difensivo quanto – poco alla volta, ‘in crescendo’ – su quello offensivo.


Dopo Piacenza, Recanati e Verona, dunque, la compagine forlivese andrà a caccia della ‘quartina’ positiva al PalaTriccoli di Jesi, campo ‘caldo’ e dunque non dei più semplici da espugnare, in cui la Forlì del basket, storicamente, è spesso e volentieri incappata in sfortunati ko all’ultimo secondo di gara. Tra le rivelazioni del campionato fino a qualche domenica fa – quando stazionava stabilmente nelle prime otto posizioni in classifica -, la ‘banda’ di coach Damiano Cagnazzo giunge alla sfida con l’Unieuro con quattro ko di fila ‘sul groppone’, arrivati comunque contro corazzate del calibro di Ravenna e delle due bolognesi, e non certo senza far sudare le proverbiali sette camicie agli avversari. Proprio la compattezza, del resto, è uno dei punti di forza di Jesi, squadra con rotazioni tutto sommato corte ma che fa del quintetto base il proprio ‘fortino’. Cabina di regia affidata al classe ’93 Matteo Battisti e, poggiando su due solide basi come i due lunghi Andrea Benevelli e Marco Maganza, a togliere le castagne dal fuoco ci pensano poi i due americani Tim Bowers e Dwayne Davis, autentici fuoriclasse e ‘tandem’ di stranieri tra i più prolifici della categoria. 18.8 di media il primo, profondo conoscitore di ogni sfaccettatura del campionato italiano, ben 23.5 il secondo, ala del 1989 alla prima esperienza italiana dopo un lungo girovagare tra Spagna, Grecia e Libano. Insomma, contenere le scorribande di Bowers e Davis non sarà affatto semplice.


E se Jesi è a caccia di un successo che le consentirebbe di dormire sonni tranquilli nei rimanenti impegni, dall’altra parte prosegue invece la corsa salvezza dell’Unieuro. Abbandonata l’ultima piazza in graduatoria – onere che grava ora sulla sola Recanati -, il ‘solco’ tracciato dalla squadra biancorossa negli ultimi tre turni ha finalmente riacceso il calore di un’intera piazza, che ha risposto presente alla chiamata alle armi e, senza effettuare però troppi voli pindarici, sogna di poter ripetere l’impresa già vissuta qualche stagione fa dalle parti di San Mercuriale. Da segnalare, in settimana, lo stop di Melvin Johnson per via del ‘solito’ dolore all’anca, fermato precauzionalmente nella seduta di allenamento di venerdì per non pregiudicare un suo utilizzo nel match del PalaTriccoli.


L’appuntamento è quindi fissato in terra marchigiana per le ore 18:00 di domenica 26 marzo. Sono 435 i tagliandi finora staccati in prevendita in città e, nell’ambito dell’iniziativa #SiamoQuiPerTe promossa dalla Pallacanestro Forlì 2.015, ben quattro pullman al completo pronti a ‘salpare’ in direzione Jesi. Dirigeranno l’incontro i signori Nicola Beneduce di Caserta (CE), Alberto Maria Scrima di Catanzaro (CZ) e Stefano Del Greco di Camerino (MC).

 

 


Simone Casadei

Addetto Stampa

Pallacanestro Forlì 2.015

Aurora Basket Jesi – Unieuro Forlì 87-89 (23-22; 40-41; 56-57; 80-80)

L'Unieuro abbassa il volume del PalaTriccoli: all' overtime un'altra fantastica vittoria

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27/03/2017

Aurora Basket Jesi – Unieuro Forlì 87-89 (23-22; 40-41; 56-57; 80-80)

Aurora Basket Jesi: Battisti, Bowers 9, Davis 33, Benevelli 14, Maganza 18; Alessandri 2, Moretti, Picarelli, Janelidze 11; Scali ne. All. Cagnazzo.

Unieuro Forlì: Adegboye 12, Bonacini 1, Johnson 21, Castelli 12, Amoroso 14; Ferri 5, Paolin 6, Pierich 10, Rotondo 8; Ravaioli ne, Del Zozzo ne, Thiam ne. All. Valli.

Arbitri: Beneduce – Scrima – Del Greco.

Note: 2.850 spettatori, di cui 800 da Forlì. Usciti per falli: Maganza, Janelidze, Davis; Castelli, Ferri.

JESI (AN) – In una situazione ambientale certamente particolare, in cui l’impianto audio viene usato con modalità grossomodo contundenti (a Forlì, lasciatecelo dire, abbiamo preso delle multe per cose molto più puerili), arriva la quarta vittoria per l’Unieuro, dopo un overtime ed un finale al cardiopalma sul campo – come storicamente da abitudine per il basket forlivese a queste latitudini – ed anche sulle tribune. Forlì espugna quindi il campo di Jesi dopo una battaglia agonistica protrattasi per tutti i 40′ di gioco, con una grande prova di forza e solidità oltre ogni difficoltà. Con la ‘quartina’ di risultati positivi, dunque, gli uomini di coach Valli salgono così in classifica a due sole lunghezze di distanza dalla coppia formata da Imola e Chieti (quest’ultima con una partita in meno, contro Recanati, che verrà disputata lunedì sera), vittoria che fa davvero respirare a tutta l’ambiente forlivese ‘aria’ di rimonta nei restanti quattro impegni di campionato.

Quello del PalaTriccoli, dunque, è stato un match giocato più sui nervi che su altro, che Forlì avrebbe certamente potuto ‘sigillare’ già al 40′ senza correre il rischio di vedersi sfuggire dalle mani il bottino pieno. A 30″ dal termine dell’ultimo periodo infatti, la tripla di Johnson e, nel possesso successivo, il 2/2 dalla lunetta di Adegboye parevano aver messo il punto esclamativo sulla gara, segnando un più che rassicurante +4 nel tabellino nella ‘bolgia’ degli 800 tifosi forlivesi. Tutto ciò senza però aver fatto i conti con il fenomenale Davis – uscito poi per falli al 2′ dell’overtime, assenza pesante nel finale per Jesi -, che, tra i 33 punti della sua serata, ha messo a bersaglio una ‘mostruosa’ tripla dai 9 metri a 9″ dalla sirena (ottimamente ‘chiuso’ dalla difesa forlivese, peraltro), fissando il punteggio sull’80-80 e portando tutti all’overtime. ‘Extra-time’ che ha poi sorriso all’Unieuro: ‘sufficienti’, ai fini del risultato finale, l’appoggio a canestro di Rotondo e l’1/2 di Amoroso ai liberi negli ultimi secondi di gara, con la tripla sulla sirena di Benevelli infrantasi – per nostra fortuna – sul primo ferro.

Prova di forza e solidità oltre ogni difficoltà da parte di Ferri e compagni, dicevamo in apertura. Sì, perchè Forlì, a 3′ dal termine dei tempi regolamentari sul +1 Jesi, ha dovuto fare i conti con il quinto fallo comminato ai danni di un Castelli davvero fondamentale fino a quel momento, soprattutto nell’asfissiante difesa portata sul mattatore della serata Davis, ed un Pierich finito ko prima dell’intervallo a causa di una contrattura (scampato il rischio strappo o stiramento, c’è ottimismo sulle sue condizioni). Bravi i biancorossi, in questo complicato contesto, a fare quadrato e concedere poco e nulla agli avversari, fatta eccezione per le difficoltà incontrate nel limitare il sopracitato Davis – contro il quale, ad onor del vero, qualunque difesa fatica incredibilmente – ed i lunghi marchigiani (Maganza e Benevelli su tutti, 32 + 17 rimbalzi complessivamente per i due), ‘prezzo’ però da pagare preventivamente visto il pressing portato sui due esterni americani (appena 9 i punti per Bowers).

Da segnalare, tra le fila dell’Unieuro, la positiva prova di un ritrovato Paolin, chiamato alle armi per lunghi tratti dell’incontro anche a causa di un problema di falli generale (basti pensare che dopo 2’20” del secondo quarto Forlì aveva già esaurito il ‘bonus’, con qualche fischio arbitrale piuttosto discutibile) e tra i protagonisti dell’affermazione Unieuro, con tanto di stoppata su Bowers a 6″ dal termine del supplementare. Messo così in cascina un ulteriore, fondamentale tassello nella lunga rincorsa verso la salvezza, con la testa che già ‘viaggia’ in direzione del prossimo impegno interno contro la Virtus. Con un occhio di riguardo, manco a dirlo, al delicato scontro diretto tra Recanati e Chieti in programma tra poche ore.

Il commento di coach Giorgio Valli al termine della gara: "Vittoria della volontà in una partita che temevo moltissimo. Sapevo che sarebbero serviti 40 minuti di qualità per vincere, ne sono occorsi 45... Abbiamo tenuto troppo la palla sul perimetro, avremmo dovuto darla maggiormente dentro, cosa che per esempio abbiamo fatto nel finale. Il mio gruppo però, pur restando conscio del propri limiti, ora è pronto a giocare questo genere di partite, sapendo trovare da tutti il mattoncino, mi riferisco a Paolin che ha supplito bene alla serata difficile di Bonacini o a Castelli ancora una volta prezioso nel far tornare i conti in quintetti che sono stati talvolta strani per via dei problemi di falli. Pierich ha avuto una contrattura che per la verità si era palesata venerdi: peccato perchè stava giocando bene e sarebbe stato un giocatore perfetto per questa partita. Ringrazio in modo speciale il mio staff, i miei assistenti, che questa settimana, come sempre, anzi più che mai, mi è stato molto vicino nella preparazione di questa gara. E ringrazio anche il pubblico di Forlì, tanti ed entusiasti anche oggi. Bravi tutti!". Così, invece, Damiano Cagnazzo, tecnico di Jesi: "Terza partita consecutiva che perdiamo nel finale. Se le altre volte avevo detto 'peccato' stavolta dico che mi rode davvero, perchè avevamo dato il massimo, ma evidentemente non è bastato. Dobbiamo imparare ad essere più cinici nei finali di partita".

 

Simone Casadei

Addetto Stampa

Pallacanestro Forlì 2.015

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