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Basket | Regionali

Unieuro Forlì – Bakery Piacenza 74-76 (16-22, 38-41, 61-67)

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24/01/2016

 

FORLI’ (FC) - Si intrerrompe a quota 15 la formidabile striscia vincente dell’Unieuro Forlì, che a poco più di 3 mesi dal ko interno con Cecina cade nuovamente al Palafiera. Nella circostanza la Pallacanestro 2.015 deve arrendersi ad una determinatissima Piacenza, che – avendo, come si dice in gergo, “fatto la partita” per quasi tutto l’arco dei 40′ – vince con merito al termine di una piacevole ed autentica battaglia. Per clima in campo e – finalmente! – anche sugli spalti, se non è una partita “da playoff” poco ci manca: aggiungete giusto Sanguinetti (il playmaker titolare piacentino, in stampelle a bordocampo), spruzzateci sopra un migliaio di spettatori in più e potreste avere qualcosa di non molto diverso dalle sfide che vedremo al Palafiera in primavera. Quando in palio, anzichè due punti in classifica (a questo punto) di non eccelso valore, ci sarà un ben più rilevante lasciapassare per Montecatini.

Chi si è annoiato e magari ha brontolato – tutt’altro che illegittimamente, vige il “libero arbitrio” – in queste settimane e in questi mesi per le tante abbuffate senza storia viste al Palafiera (con buona pace degli assenti, che si perdono una partita – per la categoria – con la “P” maiuscola), capisce fin da subito che a ‘sto giro sarà diversa. Nel primo quarto, periodo in cui solitamente Forlì mette serie ipoteche sulla partita, c’è infatti più Bakery che Unieuro. I quintetti forzosamente corazzati di Bizzozi (con Gasparin, una guardia XL, e talvolta Soragna a portar palla) risultano da subito indigesti ai ragazzi di Garelli. Anche perchè Dordei si esalta con gli insulti del Palafiera (vecchie ruggini dai tempi di Imola) e bissa con una prova di valore l’ottimo rientro di 6 giorni prima dopo 3 mesi secchi ai box per infortunio. Dopo un -6 del 10′ per certi versi accettabile per un’Unieuro che prova ad arginare con Pignatti, Vico e soprattutto Rotondo (mentre Soragna francobolla egregiamente Pederzini), il match sale di tono nel 2° periodo: Samoggia sembra piacentino da una vita e non da 3 giorni, la regia di quantità di Gasparin lavora ai fianchi Forlì che però trova pepite dalla panchina con gli innesti di un Rombaldoni dalle linee di passaggio ispirate e di un Arrigoni che sembra un tutt’uno col partitone di Cecina.

La ripresa, che ricomincia dal +3 emiliano, ricalca quel che s’è visto nel primo tempo: i cingolati piacentini avanzano, Forlì sta in scia. Ma è un frangente, di fatto, inerlocutorio: perchè anche sulla tripla di Magrini del +8 (massimo vantaggio ospite, 25′) e dinnanzi alle spigolose zone dispari di Bizzozi, la Pallacanestro 2.015 non si scompone e continua a tessere la sua paziente tela, in attesa forse di sferrare i morsi decisivi nel quarto finale. E sembra si vada proprio in quella direzione: la “uomo” romagnola serra le fila, Piacenza – stanca – comincia ad annaspare. L’Unieuro – aggrappata a super-Arrigoni – prima si avvicina poi supera. Mentre Dordei è in panchina a suturare un taglio al polpaccio, arriva la terrificante tripla dall’angolo di Vico (per il resto ben contenuto dagli accorgimenti ospiti) che scrive il 69-65 Forlì del 36′, cui segue il gancione di Rotondo che sul +6 sembra tracciare l’happy end forlivese. Fermi tutti: a 2’16” (sul 71-71) l’episodio che gira la partita. Dordei, sempre lui, rientrato nel frattempo, si scontra con Vico sotto al cesto forlivese. Scontro di gioco privo di maliza, ma l’argentino resta a terra dolorante: Garelli intravede il vice-allenatore ospite Giovanni Lunghini esultare per l’infortunio del suo atleta e prende a male parole l’assistent coach di Bizzozi.

Arriva il fallo tecnico per il trainer della Pallacanestro 2.015, che il vecchio marpione Soragna sfrutta a dovere: dentro il tiro libero, jump-shot a seguire. Game, set and match. Piacenza vendica in un colpo solo la debacle dei tabelloni e la partitaccia interna persa con Borgosesia, togliendosi la soddisfazione di fermare l’impressionante marcia di Forlì e di impensierirla in ottica primaverile. Per l’Unieuro una battuta d’arresto che non compromette di un millimetro le legittime ambizioni di primo posto ma che, se letta in modo corretto, fornirà a coach Garelli indicazioni utili a farsi trovare pronti veramente quando partite come queste saranno la regola. E non l’eccezione.

 

Unieuro Forlì: Ferri 1, Vico 13, Pederzini 4, Pignatti 9, Rotondo 16; Bonacini, Rombaldoni 10, Iattoni, Arrigoni 21; Biandolino ne. All. Garelli

Bakery Piacenza: Gasparin 15, Magini 9, Soragna 8, Dordei 11, Infante 14; Cuccarese, Fin 2, Samoggia 17; Meschino e Nicoletti ne. All. Bizzozi

Arbitri: Spinelli di Roma e Lupelli di Aprilia (LT)

Note: Spettatori 2.120 (80 da Piacenza). Uscito per falli Arrigoni.

Riccardo Girardi
Area Comunicazione e Ticketing

 

Unieuro Forlì 74–76 Bakery Piacenza (16-22, 37-39, 60-65)

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24/01/2016


Il big match della diciottesima giornata vede sfidarsi le due squadre che, per l’ormai tristemente nota vicenda dei tabelloni rotti e dello 0-20 assegnato a tavolino, non hanno ancora avuto modo di confrontarsi sul campo in questa stagione. L’Unieuro Forlì, in striscia positiva da 15 turni, ospita la Bakery Piacenza, terza in classifica alle prese con diversi cambi di assetto a causa di infortuni e mercato. Rientrato Dordei e aggiunto Samoggia, il pacchetto lungo piacentino è risultato ulteriormente rinforzato, mentre lo stop del playmaker Sanguinetti costringe lo staff biancorosso a rotazioni ridotte sugli esterni: in quintetto per coach Bizzozi partono quindi Gasparin, Magrini, Soragna, Dordei e Infante.
Piacenza parte forte, tocca anche il +8 sulle ali delle altissime percentuali al tiro: 75% a fine primo quarto, chiuso 16-22. Nella seconda frazione parte meglio Forlì, che prova a riavvicinarsi nel punteggio. Samoggia realizza i primi due punti in biancorosso, Fin una tripla, e la Bakery prova a mantenere le distanze. L’Unieuro però è definitivamente rientrata nel match e mette anche la testa avanti con il libero di Pignatti del 32-31, ci pensano Infante e Samoggia a ristabilire il vantaggio biancorosso. E’ però un botta e risposta: la bomba di Rombaldoni vale il 35 pari a poco più di un minuto dall’intervallo. La zampata di Infante nell’ultimo possesso biancorosso vale il nuovo vantaggio piacentino: 37-39 al 20’.
L’ottimo avvio biancorosso ha un nome ed un cognome: Luigi Dordei realizza i primi 7 punti di Piacenza e guida i suoi verso la nuova “mini-fuga” verso il +8. La capolista prova a rifarsi ancora una volta sotto, sebbene l’eccesso di proteste da parte di Rombaldoni dopo un suo fallo su Soragna rischi di pregiudicare il tentativo di rimonta romagnolo. Piacenza però non ne approfitta e l’Unieuro si riporta a -3 sul 57-60. Samoggia è ispiratissimo e la sua tripla (tredicesimo punto segnato in 14 minuti) costringe i padroni di casa ad un timeout per fermare l’inerzia. L’ultimo acquisto della Bakery, però, non ci sta: rimbalzo offensivo sull’errore di Dordei, fallo subito e due su due dalla lunetta per il nuovo +7. Al 30’ il tabellone recita 60-65 per la Pallacanestro Piacentina.
Gli ultimi 10’ si aprono con il parziale di 11-0 per i locali, mentre gli ospiti non trovano punti per addirittura 7’. Gasparin e Infante prendono per mano la Bakery e la riportano in parità quando mancano 2 minuti alla fine del match. Il tecnico comminato a Garelli risulta decisivo: Soragna realizza il tiro libero e due punti nel possesso successivo per dare il definitivo vantaggio ai piacentini. Forlì ci prova con i falli sistematici, ma ormai non c’è più niente da fare, la capolista cade contro una incontenibile Bakery Piacenza per 74-76.
Si ferma la capolista, sorride la squadra del presidente Beccari, che la prossima settimana ritornerà a giocare tra le mura amiche del PalaBakery contro i Crabs Rimini: palla a due alle ore 21 di Sabato 30 Gennaio.


Unieuro Forlì: Rotondo 16, Rombaldoni 10, Vico 13, Zoboli ne, Ferri 1, Iattoni, Arrigoni 21, Pederzini 4, Pignatti 9, Bonacini. All.: Garelli.
Bakery Piacenza: Soragna 8, Gasparin 15, Samoggia 17, Meschino ne, Nicoletti ne, Infante 14, Cuccarese, Dordei 11, Fin 2, Magrini 9. All.: Bizzozi


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