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Calcio

Sì, ma il calcio quando riparte davvero?

21/06/2021


Sì, ma il calcio quando riparte davvero?

 

Probabilmente una delle domande che è stata posta di più in questi ultimi mesi di partite a porte chiuse con stadi semi vuoti, ad eccezion fatta per i giocatori, gli arbitri, i membri dello staff, gli addetti alla telecronaca e da poche altre persone, ma con il Campionato di Serie A e gli Europei 2021 in televisione ed alla radio.

 

A tal proposito, vi ricordate di quando, all'inizio di questa maledetta pandemia, sono stati messi dei cartonati rappresentanti il pubblico per cercare di nascondere la sua assenza? Un “esperimento”, se così lo possiamo definire, che ha avuto uno scarso successo ed una ancora più scarsa accoglienza da parte di tutti coloro che gravitano nel mondo sportivo.

 

Mesi e mesi dove i tifosi si sono dovuti “accontentare” di seguire le partire delle loro squadre del cuore in televisione o di cercare di vincere qualcosa online grazie ai portali certificati diquote calcio live (ricordatevi sempre di giocare con moderazione e solo sui siti certificati per evitare brutte sorprese o raggiri di vario tipo).

 

Bene, ora che abbiamo fatto questo piccolo tour nel recente passato, possiamo finalmente fare spazio a qualcosa di più nuovo e, soprattutto, davvero positivo, non al Covid per fortuna. Infatti, dal primo luglio, le piscine, i vari impianti sportivi e soprattutto gli stadi di calcio potranno aprire le loro porte ai tifosi che non aspettavano altro!

 

Ovviamente la presenza al 100% è ancora da escludersi perché, come tutti noi ben sappiamo, questa pandemia è purtroppo ancora presente sia nel nostro Paese che nel resto del globo. I tifosi non dovranno quindi superare la soglia del 25%, dovranno avere il Corona Pass, dovranno sempre indossare correttamente la mascherina coprendo naso e bocca e, infine, dovranno rispettare le distanze ed avere sempre a disposizione del gel disinfettante per ogni evenienza.

 

Sì, non è proprio come andare allo stadio fino a qualche anno fa, ma purtroppo il mondo ha deciso di fare questo brutto fallo in area di rigore, praticamente l'equivalente dei tacchetti sulla nuda pelle, ed ha pure il coraggio di protestare!

 

Metafore a parte, è comunque un eccezionale segnale di ripresa sia per il calcio che per l'intero mondo dello sport, forse fatta eccezione per quello dei motori che sta ancora “patendo” un po'. Del resto, se ci si ferma a pensare per un momento, che cos'è una partita senza il pubblico in estasi sugli spalti? Magari con i colori della squadra e gli striscioni o i cori di incoraggiamento?

 

Esatto, si tratta di un'esperienza vuota, quasi a metà, che oggi più che mai ha bisogno di essere vissuta e rivissuta a pieno per quanto la situazione lo permetta.

 

Speriamo dunque che tutto fili liscio e che, molto più probabilmente nel 2022 volendo fare qualche ipotesi più realistica, il pubblico torni dove è giusto che stia. Ovvero sugli spalti!

 

Cerchiamo dunque, tifosi e non, di mostrare tutto il nostro spirito di sportività e di solidarietà andando incontro a questo secondo tempo del 2021 con un clima più sereno ed un sorriso sulle labbra in attesa che l'arbitro dia il fischio d'inizio.