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Virtus Segafredo Bologna : Il CEO Luca Baraldi e il Direttore Generale Paolo Ronci presentano la stagione 2023/2024

23/08/2023


Virtus Segafredo Bologna : Il CEO Luca Baraldi e il Direttore Generale Paolo Ronci presentano la stagione 2023/2024

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Virtus Segafredo Bologna : Il CEO Luca Baraldi e il Direttore Generale Paolo Ronci presentano la stagione 2023/2024

Nella sala stampa di Casa Virtus Alfasigma il Ceo Luca Baraldi e il Direttore Generale Paolo Ronci hanno presentato, attraverso i canali ufficiali del Club, la stagione che prenderà il via domani giovedì 24 agosto alle ore 17.

Baraldi: “Abbiamo allestito una squadra compatibile con quelle che sono le nostre idee di basket, anche per il futuro”

Le dichiarazioni del CEO Luca Baraldi, durante la presentazione della stagione 23/24.

“Innanzitutto vorrei tranquillizzare i tifosi. A giugno c’è stata una conferenza stampa non appena finito il campionato, dove sono nati molti allarmismi attraverso delle dichiarazioni di revisioni di budget eccetera. Partiamo da lì, vorrei tranquillizzare tutto il nostro popolo virtussino che quel giorno doveva essere un giorno di festa, perché proprio quel giorno è entrato nel capitale sociale della Virtus un imprenditore come Carlo Gherardi, con il 40% che ritengo patrimonialmente sia uno dei più solidi imprenditori non solo bolognesi ma anche italiani. Se si associa il fatto che il 60% rimane a Massimo Zanetti, che credo abbia già dimostrato il suo valore non solamente a Bologna ma da qualche decennio sia nel mondo dell’imprenditoria a livello nazionale e mondiale, ma anche a livello sportivo, credo che dovesse essere un giorno di festa. Faccio questa precisazione perché è molto importante. Il budget è una necessità di rispetto che arriva da degli impegni che questa società ha preso nei confronti di Eurolega di rispettare il fair play finanziario. Siccome noi non siamo stabilmente in Eurolega, per avere questa wild card dovevamo rispettare dei paramenti e quindi partiamo da qua. Sarà una stagione che, alla luce di questo, ci ha aiutato a crescere. Pur avendo il secondo budget italiano, e quindi comunque uno dei più importanti, non i più importanti perché abbiamo tante società in Eurolega che investono più di noi ma non siamo gli ultimi in Eurolega neanche come investimenti, abbiamo allestito forse per il primo anno una squadra che è compatibile con quelle che sono le nostre idee di basket, anche per il futuro. Chiudo dicendo che le prospettive, per quanto ci riguarda, sono sicuramente molto positive. Siamo dell’idea che questo roster darà grandi soddisfazioni ai nostri tifosi e ai nostri partner.”

“Si è tanto parlato di lui (Shengelia) nelle settimane scorse e si può aprire un capitolo a parte. Lui sta facendo davvero bene con la sua nazionale, sta giocando ben oltre i 20 minuti medi che gioca sempre qui perché siamo oltre i 30 minuti. Questo ci fa piacere perché vuol dire che dal punto di vista fisico è in ottima condizione, ha una grande forza fisica ed è un vero leader, un giocatore per noi molto importante e siamo felici che stia facendo bene. Polonara sta facendo benissimo con la nazionale insieme a Pajola. Abbiamo visto quello che ha fatto Smith con la sua nazionale e vedremo Cordinier, che si è unito anche lui ma meno lo fanno giocare meglio è dal punto di vista nostro. Partiamo con 5 ragazzi in meno ma siamo abituati perché ogni anno c’è un mondiale, un’olimpiade o un europeo. Il nostro staff è preparato a questo e per me è un valore aggiunto avere tanti ragazzi impegnati nelle nazionali, così com’è un valore aggiunto avere un allenatore come Sergio Scariolo che allena la nazionale al momento campione del mondo e d’Europa in carica. Questi valori vanno tradotti in Virtussino. Abbiamo una realtà molto importante, siamo uno tra i 18 club più importanti d’Europa, ma siamo un club e non una nazionale. La mentalità dei giocatori come quella dell’allenatore, quando rientreranno nel club, dovrà adattarsi al fatto che qui tutti i giorni c’è un rapporto continuo tra tutti noi, una crescita costante del gruppo che ci dovrà portare a ottenere risultati all’interno di un gruppo che sia coeso. La chimica tarderà un po’ per queste cinque assenze, ma dall’altra parte le prime cinque partite di Eurolega saranno determinanti per noi. Giochiamo contro squadre contro le quali possiamo fare bene (tranne forse il Monaco in trasferta) e saranno molto importanti. È già stato detto più volte allo staff tecnico, Scariolo e i suoi preparatori lo sanno, di fare un lavoro di preparazione di partenza molto dinamica, perché l’inizio della stagione e partire bene sarà molto importante”.

“Shengelia è un giocatore che noi stimiamo moltissimo e che alla Virtus ha sempre dato il 200% e sono convinto che darà il 200% perché lui è così. Tutti questi dubbi che ho letto, non tanto sui giornali ma a livello social che per noi sono molto importanti, perché seguiamo quelli che sono gli umori della tifoseria anche attraverso i canali digitali. Chi parla di dubbi sull’atteggiamento di Shengelia non conosce il giocatore e forse non conosce neanche la Virtus, perché noi abbiamo la capacità anche nei confronti di Shengelia di avere un rapporto molto serio e professionale, oltre che umano. Non penso di svelare nessun segreto nel dire che Shengelia non è vero che ha un anno di contratto, ma ne ha altri due. Alla fine del prossimo anno c’è possibilità di uscita sia da parte nostra che sua, ma non è vero che ha un anno di contratto. Shengelia è un ragazzo serissimo e siamo convinti che giocherà al 100% fino all’ultimo minuto anche se alla fine della prossima stagione dovesse andare via. E anche l’intervento che io mi sono sentito di fare proprio per calmare le acque è stato perché sentivo la presa in giro della Virtus in quel momento, come se noi fossimo la società di Azzeccagarbugli. Noi siamo la Virtus, e quando si parla della Virtus bisogna avere rispetto da parte dei giocatori, dei procuratori e di chi parla di basket. Noi abbiamo lasciato parlare tutti per qualche giorno. Non è stata una questione economica, perché se la Virtus avesse voluto speculare su Shengelia avrebbe incassato un grande buyout che abbiamo ricevuto in termini di proposta, ma riteniamo che Shengelia debba essere il leader o uno dei leader di questo progetto. Questa era l’idea che avevamo all’inizio del mercato, Shengelia rimane alla Virtus perché è un giocatore importante”.

“È stato un grandissimo successo ottenere la partecipazione a questa stagione che sta per iniziare di Eurolega, perché è stato il frutto di un’attività combinata della società da un punto di vista politico, perché sia io che Paolo abbiamo incontrato Bodiroga a Belgrado prima e poi Glickman a Barcellona, abbiamo sempre ricevuto attestati di stima per come la società si sta muovendo e la serietà che questa società rappresenta, e la sua proprietà. Questo è stato poi misurato insieme a parametri di tipo commerciale come ad esempio l’arena, che è stato un aspetto importante. Adesso possiamo dire che i tempi di posa della prima pietra dovrebbero essere vicini a quanto sappiamo da Fiere, dovrebbero essere attorno ai primi giorni di ottobre. Vorrei però tornarci dopo perché qualcuno ha cercato di fare delle polemiche. Dal punto di vista della permanenza ci siamo avvalsi della collaborazione giuridica di un avvocato come l’avvocato Grassani, che in Italia, non volendo togliere niente a nessuno ad altri che sono anche miei amici, ma è sicuramente a mio parere uno dei legali, non solo in Italia ma anche in Europa, più preparati nel settore sportivo. Ci siamo presi degli impegni nei confronti di Eurolega. Tutti questi impegni che ci siamo presi li abbiamo rispettati, cosi come il fair play finanziario. Dire che Zanetti sta dismettendo, che non vuole più, sono, posso dirlo alla bolognese? Delle grandi cazzate. Sono delle cattiverie, Zanetti è al ponte di comando dal punto di vista azionario di questa società al 60%, ha avuto la capacità di attrarre un nuovo socio come Gherardi, e di questo credo che dovrebbero esserne fieri tutti gli appassionati di sport e tifosi della Virtus. Poi è chiaro che Zanetti è l’azionista, Gherardi anche, ci sono manager qui che però hanno la responsabilità della gestione della società. La gestione societaria è stata quella che ha portato ad avere un impatto positivo su Eurolega. Non dimentichiamo che adesso Valencia è dentro, ma perché ha rinunciato Gran Canaria. Noi avevamo avuto il nostro posizionamento in Eurolega, chi rischiava era Valencia. Valencia è di proprietà di Mercadona, quattro volte l’Esselunga, un’azienda che fattura 30 miliardi. Il lavoro di questa società è stato premiato per la serietà e per la solidità che si vuole dare al progetto sportivo, anche ai numeri e ai conti. È chiaro che siamo nelle mani dei nostri partner, sponsor e azionisti. Io oggi posso dire che ho tutte le garanzie, come Amministratore Delegato, da parte degli azionisti, da parte dei partner e degli sponsor di avere la capacità di portare avanti un’azienda nella massima tranquillità. Questo è stato valutato da Eurolega. In questa società gli stipendi non si pagano mai un giorno dopo, c’è una capacità di gestione. Abbiamo 140 partner commerciali, presto presenteremo nuovi sponsor di maglia, abbiamo un grande appeal verso il mercato. Abbiamo una squadra femminile, siamo una delle 4 società in Europa che ha due squadre in Eurolega, perché oltre a noi ci sono solamente il Fenerbahce, Valencia e l’ASVEL. Questa società ha un personale che è cresciuto in questi anni, l’età media non supera i 30 anni, e mi è dispiaciuto, lo dico con dispiacere vedere la mortificazione del personale due mesi fa quando sembravamo tutti con le pezze nel sedere. Questa è una società che orgogliosamente mi sento di amministrare insieme a un management, io e Paolo, e un gruppo di collaboratori fantastici, e credo che questo sia il premio organizzativo che ci ha attribuito Eurolega.

Per quanto riguarda l’Arena, noi abbiamo scelto, ed era stato detto da Zanetti in sede di presentazione progetto, e quindi basta andare a riascoltare quanto è stato detto dal nostro Presidente, abbiamo preferito rimanere con un contratto di affitto pluriennale, che è come essere azionisti. Nel momento in cui ho un contratto di 20 anni di, diciamo, locazione con degli adeguamenti e delle rivisitazioni di prezzi, la possibilità di fare tante cose, io sono un partner strategico di quella struttura. È stata fatta questa scelta perché da un punto di vista anche del fair play finanziario e dei valori tecnici, la Virtus è più libera di essere una società sportiva. Noi non facciamo gli immobiliaristi, facciamo attività sportiva. Questa è stata una scelta strategica che mi ha fatto piacere che sia stata condivisa anche da Bologna Fiere, perché hanno capito perfettamente quale sia il posizionamento strategico di Virtus rispetto alla nuova arena. Vorrei che fosse chiaro, perché senza la Virtus, probabilmente non si sarebbe costruito un building di questo tipo, sarebbe stato un padiglione fieristico”.

“Questo (la squadra femminile) è un altro orgoglio della nostra società e del nostro presidente Massimo Zanetti, perché è lui che ha voluto fortissimamente questa squadra. Abbiamo raggiunto negli ultimi due anni e mezzo 5 finali, prima o poi ne vinceremo una, però arrivare a queste finali estromettendo da questa competizione di finali società come Venezia che da tanti anni investono nel basket femminile. Quest’anno anche qui abbiamo costruito il roster insieme ad un allenatore di primissimo piano a livello europeo, per noi è strategico e fondamentale, questo va in contro ai dettami di FIBA. FIBA e il suo nuovo presidente, una persona che noi stimiamo moltissimo, l’ex presidente della Federazione Spagnola Garbajosa vuole che le società di basket vadano verso questo indirizzo, che riguarda un basket più totale, femminile come il giovanile. Non dimentichiamo che quale giorno fa è tornato a casa un ragazzo del nostro settore giovanile con una medaglia da vice campione europeo, per dare delle risposte a chi diceva che noi non siamo capaci o non diamo attenzioni al settore giovanile. La società anche da questo punto di vista sta facendo un grande lavoro, anche grazie a tutti i ragazzi e i collaboratori che ci sono. Abbiamo una forte attenzione al territorio, il nostro Mattia Largo che è il responsabile sta lavorando con società del territorio. Siamo attenti a tutto, per coltivare dei giovani che possono essere prima degli ometti e delle ragazzine, perché presto partiremo grazie al nostro amico Zuffa con il settore giovanile femminile, e poi possano diventare dei campioni”.

“Sarò felice se tutto quello che ha detto Paolo si verificherà. Voglio solamente aggiungere una cosa. Sarò contento se i nostri tifosi, soprattutto quelli che vengono sempre, gli abbonati, presto si parlerà di campagna abbonamenti e spero che ci sia la giusta sensibilità nell’accordarsi ancora una volta a fiducia da questo punto di vista. Sarò contento se la nostra gente sarà contenta, al di là di quello che sarà il risultato finale che per noi come obiettivo per quanto riguarda l’Italia è sicuramente arrivare almeno alla finale scudetto, e per quanto riguarda l’Eurolega migliorare il quattordicesimo posto che abbiamo ottenuto la scorsa stagione sarebbe un grande risultato perché vorrebbe dire che i soldi sono importanti ma non sono tutto, contano anche le idee delle persone e soprattutto valgono quelle idee che riesci a mettere in pratica e metti tutti i giorni nel lavoro con tanta fatica, creando un gruppo e ci metto dentro tutti, che possa essere orientato per lo stesso obiettivo”.

Ronci: “Roster che ha giocatori di provata esperienza, equilibrato nei ruoli, con una fisicità che ci permette di essere competitivi con quelli che sono i parametri del gioco di Eurolega”

Le dichiarazioni del Direttore Generale Paolo Ronci, nel corso della presentazione della stagione 23/24.

“Vorrei fare una premessa. Io e Luca lavoriamo insieme da tanti anni, andiamo verso l’undicesimo anno. Nel 2019 ho avuto la fortuna di essere stato chiamato qui dal dottor Zanetti e da Luca, per cui partiamo da una conoscenza reciproca da tanti anni e da una condivisione di valori e dei metodi di lavoro che ci hanno permesso di avere in questi 4/5 anni delle Virtus diverse, con staff tecnici diversi, ma che ognuna ha portato a casa qualche trofeo. Ritengo che sia una base di lavoro importante e una garanzia di solidità verso tutto il mondo Virtus e gli addetti ai lavori, che riconoscono la presenza e il posizionamento di Virtus a livelli importanti. Il roster per la prossima stagione è composto da giocatori che hanno fortissimamente voluto vestire la maglia della Virtus. Faccio un esempio per tutti su Dobric: abbiamo iniziato a parlare con lui dopo le partite che abbiamo giocato con la Stella Rossa esprimendo un grande interesse per quello che era il percorso che aveva fatto la Virtus. È un giocatore che dopo tantissimi anni spesi nella squadra della Stella Rossa di Belgrado, nella sua nazione, per la prima esperienza all’estero ha voluto la Virtus. Da lì possiamo dire che ci sono giocatori di esperienza di Eurolega. È un roster che magari ha perso qualche nome importante, però è un roster che ha esperienza in Eurolega. Voglio leggere qualche numero, così ce ne rendiamo conto con dati oggettivi. Cordinier ha giocato 19 partite in Eurolega, Belinelli 97, Pajola 29, Smith 64, Dobric 153 presenze in Eurolega, Lundberg 68, Shengelia 222, Hackett 275, Mickey 136, Polonara 125, Abass 42 presenze in Eurolega. Se escludiamo Bruno Mascolo e Devontae Cacok, che è appena arrivato in Europa da qualche mese, abbiamo un roster che ha giocatori di provata esperienza. Riteniamo che sia un roster equilibrato nei ruoli, con una fisicità che ci permette di essere competitivi con quelli che sono i parametri del gioco di Eurolega, ne abbiamo fatto esperienza l’anno scorso. Soprattutto abbiamo voluto pensare ad ogni giocatore con un ruolo definito, che si senta importante all’interno della squadra. Qualche volta gli scontenti hanno creato qualche problema, invece riteniamo che questo roster sia un roster con molta chiarezza nei ruoli. Vorrei dire una cosa di cui si parla tanto. I giocatori che arrivano alla Virtus sono stati tutti giocatori che sono stati voluti dagli allenatori di turno, poi è chiaro che gli allenatori ci indicano delle preferenze. Quasi sempre siamo stati in grado di accontentare con il numero uno della lista, e quando non siamo riusciti abbiamo fatto arrivare a Bologna il numero due. Non esistono giocatori che sono stati inventati da Luca Baraldi o Paolo Ronci, senza che il capo allenatore del momento non ne fosse a conoscenza”.

“E’ una squadra che ha qualche giocatore più giovane e più fresco. Abbiamo visto l’anno scorso in Eurolega che è un aspetto fondamentale. Un altro dato che abbiamo analizzato con profondità è quello dell’approccio alle partite. Abbiamo fatto delle ottime prestazioni con delle squadre importanti, ricordiamo la vittoria di Barcellona, abbiamo vinto a Madrid, in casa contro il Fenerbahce, il Maccabi, abbiamo fatto due partite in casa di altissimo livello con Efes e Olympiacos. Qualche volta siamo invece caduti contro le squadre di medio-bassa classifica e ci è capitato anche nel campionato italiano dove abbiamo lasciato per strada il primo posto nella stagione regolare che quest’anno si è rivelato molto importante.

Una diversa fisicità e freschezza del roster può essere un elemento che ci porta ad approcciare le partite di “seconda fascia”, chiamiamole così, in maniera diversa. Ricordiamo tutti Napoli, Scafati, Trieste, Treviso ci sono costate il primo posto, oppure la finale di Coppa Italia contro Brescia, la partita in casa contro lo Zalgiris che poteva essere uno spartiacque dell’Eurolega. Se riusciremo ad affrontarle con una mentalità diversa dal punto di vista di giocatori che possono essere impiegati, abbiamo ritenuto potesse essere una chiave importante per fare tesoro dell’esperienza della passata stagione. Dobric, Cordinier e Smith sono giocatori di grande impatto fisico. Lo staff tecnico ha voluto Cacok perché è un giocatore che viene descritto e lo abbiamo visto con caratteristiche di grande esplosività, abbiamo sentito e letto sulla sua altezza, ma ci sono tanti esempi di ottimi giocatori che hanno dominato dal punto di vista fisico a rimbalzo pur con ¾ cm di meno, e potremmo fare altrettanti nomi di giocatori che a 212, 213 non sono riusciti ad avere un impatto fisico importante. Su Cacok voglio dire anche che è un giocatore che può cambiare, ed è una delle caratteristiche che cercava Sergio Scariolo: un lungo che potesse cambiare anche con il numero 4. Non dimentichiamo che abbiamo in roster anche Jordan Mickey, che quando è stato fatto giocare da numero 5 ha sicuramente fatto delle ottime prestazioni. La Virtus è dotata di scouting, anche su questo vogliamo fare chiarezza. Abbiamo due scout che lavorano per la Virtus a tempo pieno, due persone che sono state totalmente condivise con Sergio Scariolo. Devontae Cacok è frutto di questo lavoro di scouting. Abbiamo ricevuto delle ottime referenze da parte di Marc Gasol, che è stato suo compagno di squadra ai Lakers. Abbiamo qui dei report approfonditi: quando facciamo delle scelte sono scelte che vengono dallo staff tecnico e che poi devono essere condivise da noi, per quanto riguarda la combinazione tra la parte tecnica e l’aspetto manageriale.”

“Sui nazionali vorrei aggiungere che Dobric attualmente è in quintetto nella Serbia, per cui siamo molto soddisfatti di quello che stanno facendo i nostri nazionali al momento. Su Shengelia aggiungo una cosa importante. Eurolega ha ribadito con un documento scritto una cosa importante: quando un giocatore è sotto contratto con un club, chi è eventualmente è interessato ad acquisire i diritti delle prestazioni sportive di quel giocatore deve contattare il club. Noi abbiamo voluto ribadire una cosa che è certa, una regola che vale per tutti e che negli altri sport maggiori non c’è nemmeno bisogno di ribadire, basta leggere la Gazzetta dello Sport per vedere quanto si arrabbia un club se qualche procuratore o qualche persona si intromette su un giocatore senza che ci sia il giusto e corretto rapporto tra i due club. Noi abbiamo voluto ribadire una posizione con forza, a tutela di quello che è il nostro lavoro e di quella che è l’immagine della Virtus e il suo valore. Per quanto riguarda Lundberg, è arrivato qua dal CSKA e da una breve esperienza NBA. È un giocatore di valore, abbiamo visto nei primi mesi il suo valore, lo abbiamo visto nella partita vinta a Barcellona nella quale probabilmente è stato il migliore in campo. Ha subito un infortunio abbastanza delicato al dito, che l’ha condizionato molto e poi ha subito quello che subiscono tutti i giocatori che devono confrontarsi con un grande campione, perché giocare nel ruolo di Milos Teodosic non è una cosa semplice. Lo abbiamo visto con qualche giocatore anche nei roster precedenti, ci vuole una grande personalità e un grande carattere. Durante l’estate ha ricevuto delle offerte. Il contratto che ha Lundberg con noi è niente più e niente di meno del contratto che aveva con il CSKA, due squadre di BCL gli hanno fatto delle proposte che ha ritenuto legittimamente di non accettare, ma erano proposte che dal punto di vista economico una pareggiava il contratto che ha con noi e una lo migliorava, perché pur avendo un valore economico leggermente inferiore aveva una durata tripla. Ha avuto due squadre di Eurolega con cui ha scambiato, lui e il suo procuratore, qualche riflessione, le cose non sono andate come volevano anche perché noi non regaliamo i nostri giocatori e non facciamo cose che riteniamo contrarie allo stile aziendale se un giocatore deve essere in uscita da noi. Abbiamo toccato con mano che i nostri giocatori hanno un valore sul mercato, in un mercato come quello della pallacanestro dove non esistono trading. Noi siamo stati in grado di fare delle operazioni che hanno portato delle entrate. L’anno scorso avremmo potuto cedere Jaiteh, monetizzando moltissimo, cosi come ha detto Luca avremmo potuto cedere Shengelia monetizzando altrettanto ma non l’abbiamo voluto fare perché abbiamo voluto premiare la squadra che aveva vinto l’Eurocup dando la possibilità a questi ragazzi di misurarsi con l’Eurolega. Lundberg ad oggi è un giocatore nostro, le cose sono chiare e ci siamo parlati molto chiaramente. Domani lo rincontreremo, è già arrivato qua. Il meecato del basket è sempre aperto, lui sa benissimo come stanno le cose, c’è molta chiarezza e non c’è nessun attrito. Se si verificheranno nei prossimi giorni o settimane le condizioni perché lui possa andare via allora è un giocatore in uscita, se queste condizioni non si verificheranno è già tutto molto chiaro quello che intendiamo fare. In questo momento riguarda noi e il giocatore, vedremo come si svilupperanno le prossime settimane, poi quando ci sarà qualcosa da dire lo diremo”.

“E’ molto importante perché quattro anni e mezzo fa io e Luca eravamo seduti in ufficio e stavamo guardando quello che abbiamo trovato sul settore giovanile. Come ha detto lui, abbiamo fatto una scelta radicale, che è stata quella di non portare a Bologna dei ragazzi in una età abbastanza delicata senza alcuna certezza che questi ragazzi diventassero poi giocatori. Se andiamo a vedere i nomi di questi ragazzi sicuramente la stragrande maggioranza o quasi tutti non sono diventati giocatori importanti al momento. Abbiamo deciso di privilegiare il territorio di Bologna, un territorio di grande basket e le sue zone limitrofe. Anche qui abbiamo voluto dare un’impronta di managerialità. Anche il settore giovanile deve vivere di costi, di conti e di caratteristiche proprie di un’azienda. Dopo quattro anni possiamo essere soddisfatti, abbiamo dei ragazzi meravigliosi che lavorano con grande passione, Gabriele Pagliara, Mattia Largo. Avere un nostro ragazzo che ha avuto un ruolo molto importante nella nazionale che è tornata a casa dall’Under 16 con un argento europeo significa che con un po’ di pazienza, che è quella che a volte qui manca, si possono ottenere i risultati. Un altro nostro ragazzo, qui parlavamo di Accorsi, che era Baiocchi, non è andato perché era infortunato, altrimenti avremmo avuto due giocatori. Avere due giocatori importanti nell’U16 ci fa ben sperare che nei prossimi passi, nell’U18 eccetera, i nostri ragazzi possano essere presenti ai massimi livelli e vogliamo farli avvicinare alla Serie A. Lo stesso Accorsi ha detto che sarà molto contento di fare gli allenamenti con la prima squadra, e per noi avvicinare i due mondi è molto importante. Abbiamo anticipato di qualche anno quello che Jorge Garbajosa ha detto nel suo ultimo intervento, di grande attenzione sia sul settore femminile che sul 3×3. Noi abbiamo dato Rae d’Alie alla nazionale e ha vinto un mondiale, abbiamo dato Beatrice Barberis e Beatrice del Pero, adesso c’è anche Chiara Consolini. Abbiamo un rapporto con le nazionali di grande presenza, per cui questa è sicuramente una cosa che ci da grande soddisfazione e che ci indica che siamo sulla buona strada”.

“Paolo Ronci sarà contento se percepirà attorno alla squadra un ambiente positivo. È una squadra che vivrà dell’entusiasmo del pubblico, e mi farà felice se la squadra e il pubblico troveranno quell’empatia che è quella che fa diventare le stagioni da normali a vincenti, vedremo poi cosa vuol dire vincenti. Per noi ora competere in Italia per essere dove si giocano i titoli, e in Eurolega vogliamo sicuramente cercare di migliorare la posizione della scorsa stagione. C’è una nuova regola dei play-in che allarga le speranze di tutti. Per cui io sarò molto felice se tutto il popolo virtussino amerà questa squadra, perché sono assolutamente certo che se questa squadra riceverà l’amore e il calore del popolo virtussino, è una squadra che ha il sangue giusto per dare tanto indietro e far divertire la gente”.

 

Area Comunicazione e Stampa

Virtus Segafredo Bologna

Jacopo Cavalli