Stampa questa pagina - Chiudi


Pallamano

Bressanone infligge una severa lezione alla Casalgrande Padana

05/10/2023


Bressanone infligge una severa lezione alla Casalgrande Padana

 

 

 

CASALGRANDE PADANA – BRESSANONE SÜDTIROL 23 – 40

CASALGRANDE PADANA: Ferrari (P), Franco 2, Iyamu 3, Furlanetto 5, Bordon (P), Apostol, Artoni S. 2, Rondoni C. 2, Bonacini (P), Rossi 2, Artoni A. 2, Baroni, Giovannini, Marquez Jabique 5, Mattioli, Cosentino. Allenatore: Marco Agazzani.

BRESSANONE SÜDTIROL: Eghianruwa 8, Eder 1, Hilber 7, Prünster (P) 1, Di Pietro 1, Nothdurfter 2, Vegni 6, Hachana 9, Babbo 4, Luchin (P), Kiesenhofer, Di Carlantonio 1, Sozio, Vikoler. Allenatore: Hubert Nössing.

ARBITRI: Bassan e Bernardelle.

NOTE: primo tempo 12-18. Rigori: Casalgrande Padana 3 su 3, Bressanone Südtirol 5 su 5. Esclusioni per due minuti: Casalgrande Padana 2, Bressanone Südtirol 4.

 

Sboom! La Casalgrande Padana si era avvicinata a questa sfida casalinga con forti e ragionevoli speranze, ma i sogni di gloria biancorossi si sono afflosciati fin dalle primissime fasi del confronto. A seguire le ambizioni della compagine ceramica sono quindi implose in modo definitivo, contro un Bressanone Südtirol che ha dettato legge in lungo e in largo evidenziando una sicurezza a tratti persino disarmante. Dopo appena 3 minuti le ragazze ospiti conducevano già sullo 0-5, e si tratta di un dato parecchio indicativo: quando si concede un vantaggio così consistente a una formazione ben strutturata e di assoluto talento come quella altoatesina, il compito di recuperare terreno diventa decisamente arduo per qualsiasi tipo di avversaria.

Nessuna sentenza definitiva, ci mancherebbe altro: il posticipo di mercoledì 4 ottobre era valido per la quarta giornata della serie A1 femminile, e quindi l’organico allenato da Marco Agazzani avrà senz’altro tempo e modo per risalire la china e magari per provare ad agganciare quel 4° posto che a fine stagione significa playoff scudetto. D’altro canto, la sfida con Bressanone rappresentava una sorta di prova di maturità per la Casalgrande Padana: una prova che purtroppo si è rivelata deludente, sul piano del gioco ma anche per quanto concerne la mentalità riposta in campo. Di certo il duello con le brissinesi ha fornito parecchi spunti su cui riflettere e soprattutto lavorare, specie in vista di un calendario che si preannuncia particolarmente severo per Furlanetto e socie.

Quanto alla cronaca del confronto disputato sul parquet del pala Keope, come detto Bressanone ha manifestato un marcato predominio territoriale fin dall’inizio. Poco dopo lo 0-5 iniziale, le padrone di casa hanno effettuato un lieve recupero portandosi al 10′ sul 3-6: tuttavia, è stato soltanto un fuoco di paglia. La costante concretezza della formazione altoatesina ha continuato a fare la differenza, come testimoniano l’8-14 del 20′ e il 12-18 che ha sancito la conclusione del primo tempo. A ridosso dell’intervallo, e più esattamente al 26′, Francesca Franco ha riportato una ferita al cranio in seguito a un fortuito scontro di gioco: un inconveniente che tuttavia non le ha impedito di tornare stoicamente in campo durante la ripresa, sia pure con l’ausilio di un’evidente fasciatura.

Proprio a proposito della seconda frazione di gioco, dal 30′ in poi le biancorosse non sono affatto riuscite a piazzare quella svolta che sarebbe servita per provare a rimettere in bilico la sfida: al contrario le brissinesi hanno preso il largo con crescente efficacia, dominando contro una Casalgrande Padana apparsa sempre più spenta e senza idee. Al 40′ le ragazze allenate da Hubert Nössing guidavano sul 17-26: nei minuti successivi Bressanone è stata capace di allargare a dismisura il proprio vantaggio, evitando di concedere qualsiasi tipo di sconto. Hilber e socie hanno continuato a macinare gioco e corsa in modo costante, anche quando il risultato a favore dell’organico ospite era ampiamente acquisito. Così al 50′ le sudtirolesi erano avanti 20-35, e poi hanno sfruttato al meglio anche i minuti finali rendendo ancora più ampia l’entità del blitz.

Quanto alle prove individuali, nelle file biancorosse da segnalare la notevole scorza caratteriale della già citata Francesca Franco. Inoltre, incoraggianti i 5 gol di Nahomi Marquez Jabique: questo posticipo ha sancito il ritorno del terzino cubano sul palcoscenico agonistico, dopo il riposo precauzionale delle due partite precedenti. Bressanone ha invece confermato la propria fama di squadra schiacciasassi: con la vittoria piazzata al pala Keope, le ragazze dell’Alto Adige hanno inanellato il sesto successo su 6 confronti tra campionato e European Cup. Nei ranghi sudtirolesi, del tutto impossibile assegnare valutazioni negative: spiccano i gol a grappoli realizzati da Sondes Hachana, Bevelyn Eghianruwa, Sarah Hilber e Violetta Vegni, ma anche l’ottima serata di Monica Prünster. Peraltro, nel secondo tempo la guardiana ospite ha persino trovato la via del gol con un ficcante tiro da porta a porta: una conclusione che ha pure guadagnato lo sportivissimo applauso delle avversarie, a partire da Elisa Ferrari che in quel momento stava difendendo la porta biancorossa. 

“Sono amareggiato e dispiaciuto – commenta Marco Agazzani, trainer della Casalgrande Padana – Innanzitutto, mi congratulo con il Bressanone Südtirol per l’ottima prova fornita contro di noi: del resto l’organico altoatesino può contare su un’altissima quantità di talento, e non siamo certo noi a scoprirlo. Fin dall’inizio eravamo ben consapevoli delle consistenti difficoltà che avremmo incontrato: tuttavia, ciò non giustifica affatto l’atteggiamento tenuto dalle nostre ragazze nel corso dei 60 minuti. In quanto allenatore, mi sento primo responsabile della scarsa combattività che la squadra ha evidenziato: non è tollerabile che questa Casalgrande Padana giochi in modo così remissivo, specialmente quando ci si trova davanti al pubblico del pala Keope. Nulla è compromesso e la mia fiducia nei confronti del gruppo non viene certo meno, ma ora bisogna cambiare registro e pure in fretta”.

Infatti, il calendario non è particolarmente amico della Casalgrande Padana: dopo la sosta legata agli impegni della Nazionale, si riprenderà sabato 21 ottobre quando le biancorosse saranno ospiti della Cassa Rurale Pontinia. La sfida in terra laziale scatterà alle ore 17. Sette giorni più tardi, al pala Keope arriverà invece la Jomi Salerno campione d’Italia in carica. “In una condizione come la nostra, quello della pausa è un tema che riveste un’importanza pressochè nulla – rimarca Agazzani – Di per sè, l’intervallo agonistico che ci attende non rappresenta nè un aiuto nè un intralcio. A noi non serve una sosta, ma un vero e proprio cambio di mentalità: possiamo fare tutte le pause del mondo, ma senza tenacia e voglia di fare non si va davvero da nessuna parte”.

Nonostante la severa lezione che Bressanone ha inflitto alla Casalgrande Padana, Monika Prünster intravede comunque un futuro denso di gratificazioni per la formazione ceramica: “Per noi questo successo riveste grandissimo valore, specie considerando la notevole caratura delle avversarie – spiega l’esperto e titolato portiere sudtirolese, classe 1984 – Il risultato non deve infatti portare a valutazioni affrettate sulle padrone di casa: anche se stavolta hanno pagato dazio, io continuo a pensare che la Padana sia tuttora una candidata più che valida al raggiungimento dei playoff scudetto. Peraltro un anno fa noi abbiamo perso qui al pala Keope, e rispetto al settembre 2022 le biancorosse hanno avuto modo di rinforzare ulteriormente il proprio organico: di conseguenza, ritengo che Casalgrande disponga di tutti i mezzi necessari per risollevarsi davvero molto presto. Quanto a noi, le dimensioni del risultato vanno ben oltre le nostre migliori attese: fin da sùbito, abbiamo individuato le traiettorie giuste per interpretare la sfida con la massima efficacia. Di certo ci poniamo orizzonti ambiziosi e le vittorie ottenute fin qui non fanno che aumentare la nostra carica, ma al tempo stesso rimaniamo anche ben distanti da qualsiasi supponenza: domenica 22 ottobre riprenderemo ospitando Mezzocorona, una rivale che ha parecchie carte da giocare per crearci ostacoli di primo piano”.

LA SITUAZIONE IN SERIE A1 FEMMINILE. Le altre gare valevoli per la quarta giornata si sono giocate sabato 30 settembre e domenica 1° ottobre: Ac Life Style Erice-Mezzocorona 38-19, Venplast Dossobuono-Jomi Salerno 21-31, Cellini Padova-Aviometal Cassano Magnago 22-26 e Lions Sassari-Cassa Rurale Pontinia 25-42. Riposa Teramo.

Classifica (tra parentesi il numero di partite disputate): Bressanone Südtirol 8 punti (4); Cassa Rurale Pontinia e Aviometal Cassano Magnago 6 (3); Jomi Salerno 4 (2); Ac Life Style Erice 4 (3); Casalgrande Padana 4 (4); Mezzocorona e Venplast Dossobuono 2 (4); Teramo 0 (2); Cellini Padova 0 (3); Lions Sassari 0 (4).

NAZIONALE. Intanto la Nazionale maggiore femminile si sta preparando alla duplice sfida valevole per le qualificazioni ai Campionati europei 2024. Nella fattispecie, si tratterà delle prime due sfide valevoli per il gruppo 4: l’11 ottobre le azzurre si confronteranno a Villeneuve-d’Ascq con le padrone di casa transalpine, mentre il 15 ottobre a Chieti verrà disputata la sfida interna con la Slovenia. Ventidue le azzurre convocate al raduno di Chieti: tra queste il terzino casalgrandese Charity Iyamu, così come le brissinesi Francesca Luchin, Giada Babbo e Bevelyn Eghianruwa. Nell’elenco figura anche l’ex biancorossa Asia Mangone, ora in forza alla Jomi Salerno. Lo staff tecnico composto dal dt Beppe Tedesco, dalla vice allenatrice Elena Barani e dall’allenatrice dei portieri Adele De Santis effettuerà poi una selezione, scegliendo le 16 atlete che prenderanno parte ai due confronti in calendario.