Questa partita era assai delicata, inutile nasconderlo, e l’averla vinta va a grande merito di squadra e staff tecnico.

 

Pesaro va ancora sotto a rimbalzo (27 contro 35) e ha ancora pause inquietanti - i due parziali patiti nel primo (2-18) e nel terzo quarto (0-14) lo testimoniano – ma stasera in entrambi i casi è stata capace di reagire e ricucire.

Soprattutto dopo il parziale assassino di 0-14 rimediato nel terzo quarto sul – 10 (53-63) abbiamo temuto l’ennesimo tracollo.

 Invece la squadra è stata brava trovando la forza di reagire alimentando una rimonta che ha trovato il suo coronamento nel quarto quarto, con 32 punti messi a referto 11 dei quali portano la firma di Riccardo Visconti accesosi nel momento che più contava.

 

Fino al + 4 a 40 secondi dal termine che apparecchia un fine partita regolato dal cronometro e dalla tattica in cui stavolta, però, la gestione buscagliana è attenta e senza sbavature.

Un esempio? Il time out chiamato a 2,5 secondi dalla fine sul + 3 per disegnare l’ultima rimessa e soprattutto poter rimettere la palla nella metà campo avversaria.

Palla che finisce ad un piccolo (Bamforth) che si accartoccia sulla palla subendo fallo. Liberi: primo dentro, secondo sbagliato intenzionalmente per far partire il cronometro e limare secondi, anzi frammenti di secondi preziosi.

Dettagli certo, ma che fanno la differenza e che nel libero Stato cestistico di Pesaro – critico verso gli errori quando serve – siamo in grado di cogliere e apprezzare.

 

Per quanto riguarda i singoli, detto di Visco (14 punti con 3 su 4 da 3), un ottimo a Bamforth per la prestazione e la sagacia tattica mostrata (19 punti + 4 assist), una lode al Tambo tornato lucido e incisivo (11 punti + 5 rimbalzi), un bravo a Leo per un’altra partita sostanziosa (12 punti + 4 rimbalzi), un buono a Bluiett per la partita diligente (13 punti) e i 2 liberi messi a segno nel finale.

Utili Ford con i suoi 7 r. e Mazzola (6 punti e 3 rimbalzi) anche lui senza macchie dalla lunetta nel delicato finale.

Una nota a piè di pagine la dedichiamo a Iggy che con i 12 punti ed i 6 rimbalzi in 12 minuti, ha dimostrato ancora una volta che cosa vuol dire essere uomo squadra in grado di sfruttare ogni attimo del proprio minutaggio.

 

La costanza e la continuità di rendimento sono ancora in là da raggiungere, ma la partita di stasera qualche buon segnale sotto il profilo della reattività e dell’orgoglio individuale e collettivo lo ha dato.

 

Le vittorie – tutte nessuna esclusa - sono tutte preziose perché fanno morale e muovono la classifica.