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VL Pesaro - Treviso, il commento. "La batosta di Cremona ha prodotto la reazione"
26/11/2023
foto tratta da: www.legabasket.it
In alto i cuori.
La batosta di Cremona ha prodotto la reazione che tutti noi tifosi volevamo e auspicavamo, perché quello che vorremmo si capisse una volta per tutte è che per Pesaro la Pallacanestro è sì passione, divertimento, svago, ma anche una cosa maledettamente seria per un pubblico ed una città che conosce bene questo gioco e le sue dinamiche.
Era anche l’occasione – lo diciamo a viso aperto – per coach Buscaglia per allontanare le nuvole nere addensatesi sul suo capo dopo alcune partite francamente indigeribili, la cui conduzione ci aveva lasciato molto perplessi.
E, finalmente stasera si è vista una squadra che ha giocato una partita solida e con poche sbavature.
Certo ancora una volta abbiamo assistito nell’ultimo quarto ad un break con tentativo di rientro di Treviso – tornata sul -12 a poco più di 5 minuti dalla fine – che poteva essere evitato, ma tutto sommato si tratta di un peccato veniale, visto quanto accaduto in ben altre occasioni.
E non si dica che “Vabbé abbiamo battuto l’ultima in classifica” perché proprio la condizione di estrema difficoltà in cui si trovano i veneti li rendeva estremamente insidiosi.
E poi quello che una squadra fa o non fa dipende sempre dal livello di aggressività ed intensità con cui la si affronta per cui lode a Pesaro che stasera ha alzato l’asticella.
Venendo ai singoli da rimarcare la partita di Bamforth (23 p. + 7 r. + 5 ass.) e Leo Totè (22 p. + 3 r. + 4 ass.); buona quella del Tambo (12 p. + 8 ass.) e di Mazzola (9 p. + 9 r. + 2 ass.) a lungo sul parquet vista anche l’assenza di Ford.
McCallum che ha giocato 18 minuti non ci è dispiaciuto (12 p. + 2 ass.) mentre anche “Iggy” Mockevicius che non ha prodotto molto in attacco, con gli 8 r. catturati ha fatto la sua parte.
Un inciso: con un roster non infinito come quello di Pesaro priorità assoluta è quella di ruotare quanti più giocatori è possibile per cui ogni contributo è importante e l’apporto degli stranieri non può essere parcellizzato.
Così così Bluiett che è andato spegnendosi mentre i 23 minuti giocati dal Visconti mascherato sono il premio alla sua combattività che non sempre si coniuga, però, con la necessaria lucidità.
Comunque incameriamo questi due graditissimi punti e anche se la zona playoff è appena due punti sopra è il + 6 sul penultimo posto a rappresentare la notizia più confortante.
Già perché la classifica è cortissima e stasera la Brindisi dello specialista in “missioni impossibili” Sakota ha marcato i primi due punti prendendosi lo scalpo niente meno che della Virtus Bologna banchizzata, prima in classifica.
E se consideriamo che l’Olimpia Milano del Divo Messina è ricaduta in casa per mano della neopromossa Pistoia, ecco che sostenere che la pagnotta è dura per tutti non è che constatare la realtà.
E se il pane è duro occorrono denti affilati per addentarlo. Chi non li ha se li faccia spuntare.
Pesaro=Basket per MarcheSport.info