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Janus Basket Fabriano   - La presentazione di coach Andrea Niccolai

Fresco di ingaggio, il nuovo coach dei biancoblu Andrea Niccolai si appresta ad affrontare la prima partita sulla panchina della Janus. Prima di lasciarlo lavorare con i ragazzi, gli abbiamo fatto qualche domanda in merito al suo ritorno a Fabriano, dopo aver appeso le scarpe al chiodo:

Con quali aspettative inizia questo nuovo percorso alla Janus?

“Chiaramente sono quelle di riuscire ad invertire il trend dell’ultimo periodo con la squadra, in modo da aiutare sia il gruppo, sia i singoli a crescere e migliorare, sopperendo alle difficoltà che si sono evidenziate ultimamente. Piano piano, conto anche di riuscire a trasmettere completamente le mie idee in modo da dare alla squadra un’identità sempre più vicina alle mie alle mie prerogative di allenatore”

Qual è il suo “credo” da coach e cosa chiederà alla sua squadra?

“A me piace essere molto preparato riguardo alle situazioni di gioco, lasciare poco al caso ed essere attenti a tutti i dettagli, in modo di arrivare alla partita più pronti possibile, sia offensivamente che difensivamente. L’ esigenza è quella di essere sempre combattivi, sempre aggressivi e con la giusta cattiveria agonistica, per rendere la vita difficile agli avversari a seconda delle varie caratteristiche che possiamo trovare la domenica. Si parte da una da una base di grande grinta, unita all’attenzione a tutti i dettagli che ci sono da perfezionare per prepararsi per la gara. Quindi massima intensità nelle varie fasi del match, con la ricerca di quel dinamismo e di quella velocità che nella pallacanestro moderna sono indispensabili.”

Dopo tre stagioni da assistente in A2, torna head coach in B: quali insidie nasconde questo campionato?

“Partecipiamo ad un campionato veramente molto competitivo, rispetto all’anno passato ci sono diversi giocatori scesi dalla A2; quindi, la competitività è altissima e anche le squadre che si trovano in posizione di classifica più bassa sono comunque molto pericolose, essendo piene di buoni giocatori e soprattutto di una di una fisicità importante a 360°. In tutti i ruoli credo che sia veramente decisivo essere pronti la domenica, poiché non ci sono squadre nettamente inferiori a quelle di prima fascia, come magari succedeva gli anni passati in Serie B.”

Torna a Fabriano 19 anni dopo essere stato giocatore nel finale di stagione 2004/05: quali ricordi positivi porta con sé di quel periodo?

“Fabriano è una città eccezionale per chi fa pallacanestro. Si respira a basket, c’è una tradizione incredibile, sono passati da qua grandissima allenatori e grandissimi giocatori. Per me è stato bellissimo venire qui da giocatore, non ho fatto tantissime partite, ma sono servite per assaporare l’aria di pallacanestro che c’è in questa città. Ora da allenatore è ancora più bello tornare, perché chiaramente c’è ancora più voglia e responsabilità di far bene, di far contenti tifosi e la piazza.”

Ufficio Stampa Janus Basket Fabriano

Giacomo Marini